Teatro

Storie, tradizioni e 'morsi della fame' al Teatro Abeliano di Bari

Storie, tradizioni e 'morsi della fame' al Teatro Abeliano di Bari

Quattro giorni di teatro da gustare con sfrenata ingordigia. Al Teatro Abeliano di Bari la "cena è servita" con un menù di tutto rispetto.

Le prime portate saranno servite mercoledì 7 e giovedì 8 gennaio alle ore 21 con "Storie", spettacolo che vede Vito Signorile e Davide Ceddia interpreti della tradizione orale barese e della nuovissima creatività popolare, Ritornelli, allusioni, narrazioni senza fine che fanno parte di un immenso patrimonio immateriale con cui i più anziani e i più giovani amano ancora intrattenersi, imponendo una gioiosa pausa al vorticoso tran tran quotidiano.

Se l'appetito vien mangiando con "Morsi a vuoto" - venerdì 9 e sabato 10 gennaio, ore 21 - la "fame" sarà placata  con un racconto che narra di una generazione cresciuta nel disincanto, nella volgarità e nell'ironia. Francesco d'Amore e Luciana Maniaci saranno protagonisti di una commedia diretta da Filippo Renda e prodotta dalla compagnia teatrale Maniaci d'amore, in cui i “Morsi a vuoto” sono i morsi della fame, della coscienza, del rimpianto, del dubbio. Simona, la protagonista, è ragazza allegra ma infelice che non ha niente. La sua unica gioia è l'aver conosciuto un ragazzo dolce e rassicurante, che si rivelerà poi fedifrago e per nulla pentito. La sua vita cambia nel momento in cui scopre la "paura di morire" per mano di un altro uomo, un violento.